Sono passati  esattamente 35 anni dal 1976, anno in cui fu girato il film. L’idea di scovare e visitare i luoghi principali dove furono girate le scene mi venne circa 5 anni fa, quando dopo una serie di ricerche e di indagini condotte presso le varie Pro Loco e gli Uffici del Turismo ed avvalendomi di preziosissimi strumenti come Google Earth, riuscii faticosamente a comporre una parte del mosaico. Scovai la chiesa del dipinto del martirio di San Sebastiano, la trattoria “Alle Terme” di Poppi, la villa dove abitava la “paralitica” ed alcune inquadrature di Comacchio, ma mi mancavano dei tasselli importanti, come la soffitta , la drogheria dove Stefano restituisce la bicicletta, l’attracco del traghetto della scena iniziale e, soprattutto, la casa con le finestre dipinte. Insomma, c’erano ancora troppe mancanze per organizzare un viaggio che si sarebbe rivelato comunque emozionante ma incompleto.

Qualche tempo dopo il mosaico si arricchì di nuovi ed importanti tasselli rivelandosi, se possibile, ancora più complesso: i luoghi in cui furono girate le scene, infatti, non si trovano in un’area circoscritta ma assai più estesa, dalla provincia di Bologna, a Comacchio e zone limitrofe spingendosi  fino a Porto Tolle ed il Delta del Po. Inoltre le scene girate all’esterno e quelle degli interni non sono quasi mai riconducibili al medesimo edificio. Le riprese all'interno sono tutte girate a Cento (Bo), con l'eccezione della chiesa ed alcune scene all'interno di Villa Boccaccini. Pianifico, quindi,  il viaggio, decidendo l'itinerario migliore e stampando circa 40 fotogrammi estratti dal film per poter scattare altrettante fotografie con la stessa inquadratura. Decido di partire nel maggio 2011, non un mese scelto a caso ma lo stesso in cui fu girato il film.

Impedimenti vari , tuttavia, mi costringono a far slittare il viaggio all’agosto del 2011.Finalmente si parte ……

 

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SAN GIOVANNI IN TRIARIO
E’ la chiesa del prete (Eugene Walter) e del chierichetto Lidio (Pietro Brambilla), dove è conservato il dipinto di San Sebastiano che Stefano (Lino Capolicchio) è chiamato a restaurare. E’ l’unico caso in cui le riprese dell’esterno e quelle dell’interno sono riconducibili al medesimo edificio.
Si trova a Minerbio (Bo) in via San Donato 20.
Arrivo alla chiesa la mattina di domenica 21 agosto 2011, giorno della settimana scelto appositamente per evitare lo spiacevole inconveniente di non potervi entrare. Purtroppo scopro che la chiesa non viene più utilizzata per celebrare funzioni religiose, ma è adibita a museo della religiosità popolare e che, soprattutto, il portone è chiuso. Chiamo il numero di telefono affisso sul portone (051-891012) ed apprendo che il custode delle chiavi è al mare e non tornerà prima della settimana successiva. Mancano dunque le fotografie degli interni che provvederò ad inserire appena possibile.
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SAN MARTINO IN SOVERZANO
Percorrendo circa 1,5 Km dalla chiesa, sempre in via San Donato, si arriva al Castello di San Martino in Soverzano, che scopro essere, ormai da diversi anni, residenza privata e dunque non visitabile. Poco male, ciò che a noi interessa è la mitica trattoria “Alle Terme” dove Stefano (Lino Capolicchio) e Antonio Mazza (Giulio Pizzirani) consumano il pranzo. L’edificio si trova all’esterno di fronte all'entrata del castello: ha subito ristrutturazioni ma è straordinariamente simile a 35 anni fà. Peccato per la presenza di un orribile gazebo proprio davanti all'entrata del locale ....
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MINERBIO - TRATTORIA DEI TAROCCHI
Se pensavate che la soffitta dove Stefano (Lino Capolicchio) trova il registratore con incisa la voce di Buono Legnani fosse nei piani alti di Villa Boccaccini, siete, del tutto comprensibilmente, fuori strada. Si trova invece a Minerbio, in pieno centro, sopra la Taverna dei Tarocchi in via Sopra Castello 1/A, all’epoca gestita da Ferdinando Orlandi, che nel film interpreta il Maresciallo dei Carabinieri. Sono quasi le 13 e quindi decido di saggiare le capacità culinarie della taverna dei Tarocchi con l'intima speranza di poter salire le scale che conducono alla soffitta. Speranza talmente intima che infatti non si realizza: la trattoria è stata ceduta in gestione e l'attuale proprietaria mi mostra, sulla destra appena entrati nel locale, la porta che conduce alle scale che portano alla soffitta. Scopro che fino a qualche anno fà la soffitta era utilizzata come galleria d'arte e quindi visitabile ma che successivamente è tornata ad essere un sottotetto privato e quindi inaccessibile. Amen, consumo il pranzo, ottimo peraltro e scatto alcune fotografie dall'esterno. Chissà, un giorno ...
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LA CASA DI BUONO LEGNANI
Si raggiunge da Minerbio percorrendo circa 14 Km verso  nord. Si trova, o meglio si trovava, alle porte di Malalbergo sulla via Nazionale (vd mappa sotto). La casa purtroppo è stata demolita qualche tempo dopo il termine delle riprese del film. Era già pericolante prima delle riprese tanto che era già stata programmata la sua demolizione, motivo per cui Avati ottenne facilmente dal proprietario il permesso di farla dipingere. Le scosse di terremoto del Friuli ne indebolirono ulteriormente la struttura. Al suo posto adesso c'è un frutteto.
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VILLA BOCCACCINI
Martedi 23 agosto 2011, sveglia alle 6,45 e partenza da Cesenatico per la seconda giornata del tour. La prima tappa è Villa Boccaccini, dove, nel film, vive l’anziana paralitica e dove Stefano soggiorna dopo essere stato gentilmente cacciato dall'Albergo Italia. E’ la prima location del film che scovai nel 2005.
Si trova a Lido degli Scacchi, in provincia di Ferrara, sulla via Romea all’altezza di S.Giuseppe.
Di proprietà della famiglia Boccaccini di Torino, si trova purtroppo in uno stato di avanzato degrado. Sulla parete dell' edificio diroccato davanti alla villa è affisso un cartello "Vendesi terreno", palese dimostrazione che la casa non viene neanche più considerata poiché i costi per ristrutturarla sarebbero certamente superiori a quelli da sostenere per abbatterla. Il lato della casa che ho fotografato non è quello oggetto delle inquadrature di Avati ma esattamente quello opposto, irraggiungibile per via di un canale pieno d'acqua da oltrepassare e per la fittissima vegetazione che ormai avvolge completamente la casa. Una visita nei mesi invernali sarebbe stata certamente più proficua.
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Il Corriere dei Lidi ha pubblicato nel luglio 1987 un interessante articolo sulla storia di Villa Boccaccini. Per leggerlo clicca qui.

 

COMACCHIO
Percorrendo pochissimi chilometri da Villa Boccaccini, giungo a Comacchio dove mi aspettano numerose inquadrature da fotografare: il convento dei Cappuccini alla fine di Via Mazzini (1976-2011 #1), l'Albergo Italia (1976-2011 #2), la drogheria dove Stefano restituisce la bicicletta e chiede se vendono formalina (1976-2011 #6 e #7) ed altri scorci. Tutti i luoghi delle fotografie sono raggiungibili comodamente a piedi. Una curiosità: l'attuale proprietario del Bar Ideal a fianco dell'entrata dell'Albergo Italia (1976-2011#2) è stata una comparsa nel film ed interpretava il cameriere che soccorre Antonio Mazza dopo essere stato spinto dal balcone. Decido di prendere un caffè nel suo bar, chiedo di lui ma la sorella, compiaciuta, mi dice di ripassare nel pomeriggio per incontrarlo. Purtroppo mi aspetta la successiva tappa a Porto Tolle ..
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PORTO TOLLE (CA' VENIER)
Dopo circa 90 minuti di visita a Comacchio, riprendo l’automobile e mi immetto nuovamente sulla Romea in direzione Nord. Per raggiungere Porto Tolle, frazione Ca’ Venier  è necessario percorrere circa 40 Km. Dopo un’ora circa si arriva all’attracco del traghetto “Sandro” che all’inizio del film trasporta Stefano (Lino Capolicchio) e Francesca (Francesca Marciano).
Il traghetto è stato dismesso da tempo e sostituito da un comodo ponte a circa 4 km ad est dall’attracco.
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Sono stati due giorni intensi ed emozionanti benchè appesantiti da un caldo soffocante, durante i quali i luoghi principali e le inquadrature più significative sono stati fotografati. Aggiungerò appena possibile le fotografie dell'interno della chiesa e del frutteto dove nel 1976 si trovava la casa di Buono Legnani. Visitare la soffitta di Minerbio sarà invece alquanto difficile perchè sarebbe come violare un'abitazione privata di una persona a me sconosciuta, ma ci proverò.Ci sono tuttavia alcune inquadrature del film di cui ancora non conosco, se non a grandi linee, la posizione geografica. Le riassumo brevemente in questa pagina.Se siete in grado di darmi indicazioni utili e precise in merito, vi prego di scrivermi a questo indirizzo: talesofwonder@virgilio.it